Teramo, Atr e Veco: 200 lavoratori senza stipendi. Lettera al prefetto

Teramo, Atr e Veco: 200 lavoratori senza stipendi
2 Minuti di Lettura
Martedì 14 Aprile 2020, 15:34 - Ultimo aggiornamento: 15:35

Duecento lavoratori da quattro mesi senza stipendio, con il rischio di forti tensioni sociali. A denunciare come la situazione all'Atr di Colonnella (Teramo) e alla Veco di Martinsicuro (Teramo) rischi di diventare esplosiva sono i segretari provinciali di Fim Cisl, Marco Boccanera, e Fiom Cgil, Mirco D'Ignazio, che sulla scorta della circolare diramata venerdì scorso dal ministro dell'Interno Lamorgese, con cui si chiedono interventi per evitare tensioni sociali e  problemi di ordine pubblico legati a crisi economiche, hanno scritto al prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, per chiedere quali azioni siano state, o saranno messe in campo, per i 200 dipendenti delle due aziende teramane.
Coronavirus, morto il veterinario della zona rossa: il caso in tv
«La circolare segnala le stesse preoccupazioni relative all'ordine pubblico e alla sicurezza che Fim e Fiom di Teramo da tempo stanno segnalando sulle due vertenze - scrivono i sindacalisti - Vivere quattro mesi senza stipendio è insostenibile e le conseguenze rischiano di essere molto gravi». I segretari di Fim Cisl e Fiom Cgil ricordano come il Viminale abbia invitato i prefetti ad attivare azioni di sensibilizzazione rivolte agli enti territoriali perché si attuino misure di sostegno per chi vive situazioni di disagio.
Coronavirus, a Lanciano muore 55enne, la figlia: «Ho il cuore spezzato»
«Per i 150 lavoratori di Atr - continuano Boccanera e D'Ignazio - va preteso che il presidente, Antonio Di Murro, paghi, come promesso anche davanti al prefetto, i quattro stipendi arretrati
e che l'Inps di Teramo liquidi subito la cassa integrazione ordinaria a copertura della seconda metà di marzo. Così come va  preteso che il ministero del Lavoro sblocchi subito la cassa
integrazione per cessazione e per Covid 19 e paghi i 50 lavoratori Atr in attesa da gennaio scorso». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA