«Sono estraneo alla vicenda di Rigopiano e non ero al corrente della telefonata con cui veniva dato l'allarme della tragedia di Rigopiano che è spartita dai...
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L'hanno trovato nell'auto con il tubo di scappamento otturato, chiaro segnale di un premeditato tentativo di farla finita. La corsa in ospedale dell'ambulanza del 118 e poi le prime cure prestate in pronto soccorso hanno evidenziato che le condizioni non erano gravissime anche se era evidente una leggera intossicazione. «Quando è arrivato in Pronto Soccorso – spiega il primario Antonio Iacovella – accusava i sintomi di una leggera intossicazione da acido carbonico; era lucido, cosciente ma disorientato. Non accusava problemi cardiocircolatori e nonostante fosse frastornato, rispondeva con cognizione alle domande che gli venivano poste».
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Ora le condizioni dell'ex capo della Mobile di Pescara sono stabili ed è fuori pericolo di vita. E' ricoverato nel reparto di Psichiatria del Santissima Annunziata di Chieti e non è in pericolo di vita. Secondo i sanitari attualmente ha una leggera intossicazione che si sta risolvendo ed in via precauzionale è in osservazione solo per qualche giorno. Stupore e sbigottimento ha suscitato il gesto tra chi lo conosceva: coloro che avevano lavorato al suo fianco lo descrivono come uomo pacato anche se di polso. «Impensabile che potesse arrivare a compiere un gesto simile». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero