Sulmona, bidello accoltellato dall'alunno: si ipotizza il movente dell'imitazione di un videogame

Il bidello accoltellato
Si chiude con una comunità ancora sotto choc la settimana scolastica a Sulmona. L’episodio dell’accoltellamento lunedì scorso nei confronti del...

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Si chiude con una comunità ancora sotto choc la settimana scolastica a Sulmona. L’episodio dell’accoltellamento lunedì scorso nei confronti del collaboratore scolastico Ata, Savino Monterisi, da parte di un ragazzino di appena undici anni, non ha smorzato il clamore mediatico e lo stupore e i commenti in città. Perché si cerca ancora un perché a quel gesto violento e inaspettato, da parte di un giovanissimo che fino a lunedì scorso non aveva mostrato segnali né di disagio sociale, né familiare.

Lui, d’altronde, ancora chiuso nel mutismo, non aiuta a comprendere quanto accaduto e soprattutto il perché si fosse recato a scuola con un coltello in tasca. Le indagini della polizia non hanno finora accertato alcuna causa o movente, anche se da ambienti scolastici, da parte di alcuni coetanei del ragazzo, si parla di una possibile emulazione di un videogioco. Al momento, però, non si sa quale sia questo videogioco e nella giungla delle proposte online non è facile districarsi.

L’episodio però ha destato una ampia fascia di genitori da un torpore che in questi due anni di pandemia e lockdown aveva portato molti a delegare al web l’intrattenimento esclusivo dei propri figli. Molte famiglie hanno come prima cosa verificato la cronologia dei dispositivi dei propri figli, cercando di scoprire e di capire, soprattutto, quali sono i videogiochi e i siti frequentati da questi ragazzi che si trovano in una fase molto delicata della crescita: troppo adulti per essere considerati bambini e troppo giovani per essere trattati da adolescenti.

«Per molte di noi si è aperto un mondo – racconta un’insegnante e madre – avevo sentito parlare della violenza presente in alcuni videogiochi, ma ce ne sono alcuni che non sono solo violenti, ma che turbano profondamente i ragazzi. Bisogna addrizzare le antenne e avere molta pazienza: dobbiamo tornare a dedicare del tempo di qualità alle vite dei nostri bambini, questi due anni di pandemia ci hanno distratto e ci hanno fatto perdere di vista spesso i loro bisogni».

Intanto la vittima dell’accoltellamento, il collaboratore scolastico Savino Monterisi, tornerà al lavoro questa settimana: martedì, in particolare, dovrebbe rientrare a scuola dopo la settimana di riposo che gli è stata prescritta dai medici del pronto soccorso di Sulmona che lunedì scorso gli hanno applicato un punto di sutura alla schiena a seguito della ferita prodotta dalla coltellata. Ma, anche per lui, la ferita è più profonda e non sanguina. 

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Il Messaggero