Spoltore, i volontari dei droni a caccia di assembramenti e di picnic fuori porta

Spoltore, i volontari dei droni a caccia di assembramenti e di picnic fuori porta
Per contrastare i furbetti delle scampagnate di Pasquetta, il Comune di Spoltore, hinterland pescarese, si è dotata di droni per il controllo dall’alto dei...

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Per contrastare i furbetti delle scampagnate di Pasquetta, il Comune di Spoltore, hinterland pescarese, si è dotata di droni per il controllo dall’alto dei cittadini. Cinque squadre di volontari controlleranno il territorio più vasto della provincia di Pescara, che si candida, come ha dichiarato il sindaco Luciano Di Lorito, a fare da cavia, da modello per l’utilizzo futuro di questi strumenti di analisi del territorio. Ieri mattina, nel giorno di Pasqua, intorno alle 13 due auto e tre persone con pettorina gialla si sono posizionate a metà strada in via Fellini a Spoltore per collaudare il drone che ha cominciato a volteggiare per le campagne e colline dei dintorni.



«Stavolta il controllo sarà per impedire gli assembramenti intorno ai braceri.. - spiega sorridendo il sindaco - un aiuto per i controlli che sono strettissimi e necessari. Ed è anche molto complicata la gestione». Si fa presto a dire drone: quelli dei volontari spoltoresi potranno alzarsi in volo solo in una stretta fascia oraria, ieri 13,30-14 oggi dalle 19 in poi - per disposizioni della questura, visto che nel territorio potranno volare da 3 a 5 elicotteri delle forze di polizia. I droni non potranno sollevarsi oltre i 15 metri dall’ostacolo più alto, ossia un palazzo di 5 piani, possono ‘vederè immagini ma non registrare per motivi di privacy, ma soprattutto, e la cosa coinvolge come esperienza centinaia di altri comuni italiani, dovrà fare i conti con la ‘zona rossà dell’aeroporto di Pescara. Un area vietata al volo dei droni per legge, la AZT, che nel caso del capoluogo adriatico di fatto coinvolge una fetta enorme della città di Pescara. Qui solo gli elicotteri possono volare. Regole strettissime e forte burocrazia iniziale, in parte derogata dai decreti di questi giorni. Se i droni colgono assembramenti sospetti ecco la comunicazione alle forze dell’ordine che intervengono con le pattuglie via terra. «Ma tutto ciò ci servirà dopo per controllare reati ambientali: no alle scampagnate, ma certo non sarà un regime di polizia», chiude il sindaco di Spoltore.
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Il Messaggero