Sesso e favori, l'ex senatore Piccone si dimette da vice sindaco di Celano

Sesso e favori, l'ex senatore Piccone si dimette da vice sindaco di Celano
«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere ma preannuncio le dimissioni da vice sindaco al comune di Celano». Così l’ex senatore Filippo...

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«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere ma preannuncio le dimissioni da vice sindaco al comune di Celano». Così l’ex senatore Filippo Piccone durante l’interrogatorio di garanzia che si è tenuto, ieri mattina, davanti al Gip del Tribunale di Avezzano, Maria Proia,

Lui si è collegato da remoto dal carcere di Vasto dove è stato rinchiuso subito dopo gli arresti di lunedì scorso. In mattinata è stata la volta del sindaco di Celano, Settimio Santilli, e anche lui si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ stata una scelta voluta dal legale di fiducia, Antonio Milo, che così la giustifica: « Su mio consiglio non hanno riposto E’ un’ inchiesta che dura da tre anni e pensare che un indagato o un avvocato possa studiare migliaia di carte in un giorno è francamente impossibile. Non c’è stata corruzione - ha aggiunto Milo - non c’è nessuna contestazione a questo proposito e non c’è un euro che gira in questa storia, si parla per lo più di turbativa d’asta o turbata libertà nella scelta del contraente».

Piccone però chiedeva prestazioni sessuali in cambio di favori? «Questo è un profilo specifico che riguarda il mio assistito che è tutto da chiarire sia come qualificazione giuridica che componenti materiali della condotta adottata che gli è stata ascritta». Infine il legale contesta che esista un “sistema Celano”: «Comunque ritengo che non ci sono stati favori o favoritismi ma tutto quello che è stato fatto è solo per consentire all’ ente comune di ottenere un utile o risparmio. Tra l’altro si è tenuto un criterio di rotazione tra tecnici e imprese e non è stato circoscritto ad uno solo».

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Il Messaggero