Sesso e favori, l'ex senatore Piccone si dimette da vice sindaco di Celano

Sesso e favori, l'ex senatore Piccone si dimette da vice sindaco di Celano
di Manlio Biancone
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 08:04

«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere ma preannuncio le dimissioni da vice sindaco al comune di Celano». Così l’ex senatore Filippo Piccone durante l’interrogatorio di garanzia che si è tenuto, ieri mattina, davanti al Gip del Tribunale di Avezzano, Maria Proia,

Lui si è collegato da remoto dal carcere di Vasto dove è stato rinchiuso subito dopo gli arresti di lunedì scorso. In mattinata è stata la volta del sindaco di Celano, Settimio Santilli, e anche lui si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ stata una scelta voluta dal legale di fiducia, Antonio Milo, che così la giustifica: « Su mio consiglio non hanno riposto E’ un’ inchiesta che dura da tre anni e pensare che un indagato o un avvocato possa studiare migliaia di carte in un giorno è francamente impossibile. Non c’è stata corruzione - ha aggiunto Milo - non c’è nessuna contestazione a questo proposito e non c’è un euro che gira in questa storia, si parla per lo più di turbativa d’asta o turbata libertà nella scelta del contraente».

Piccone però chiedeva prestazioni sessuali in cambio di favori? «Questo è un profilo specifico che riguarda il mio assistito che è tutto da chiarire sia come qualificazione giuridica che componenti materiali della condotta adottata che gli è stata ascritta». Infine il legale contesta che esista un “sistema Celano”: «Comunque ritengo che non ci sono stati favori o favoritismi ma tutto quello che è stato fatto è solo per consentire all’ ente comune di ottenere un utile o risparmio. Tra l’altro si è tenuto un criterio di rotazione tra tecnici e imprese e non è stato circoscritto ad uno solo».

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