Ragazzino per 7 ore al pronto soccorso, per la radiografia ci vuole l'avvocato

Ragazzino per 7 ore al pronto soccorso, per la radiografia ci vuole l'avvocato
E’ rimasto 7 ore e mezza in attesa al Pronto Soccorso di Chieti per una radiografia al rachide. A causare l’attesa biblica ad un ragazzo di 13 anni e ai suoi genitori...

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E’ rimasto 7 ore e mezza in attesa al Pronto Soccorso di Chieti per una radiografia al rachide. A causare l’attesa biblica ad un ragazzo di 13 anni e ai suoi genitori un disguido tecnico. Il Pronto Soccorso ha infatti inviato la richiesta alla Radiologia, ma per un problema tecnico la richiesta non è mai arrivata ai radiologi e il ragazzino è rimasto in sala d’attesa per 7 ore, senza che nessuno si curasse di lui, fino a quando i medici del Pronto Soccorso non hanno ricevuto la chiamata del legale della famiglia, preoccupata per l’assenza di soccorso e di cure nei confronti del figlio.


Tutto è accaduto lunedì, quando il 13enne a seguito di una caduta accidentale, si è recato con i suoi genitori al Pronto Soccorso perché aveva dei dolori alla schiena. Al ragazzino al triage è stato dato un codice verde, erano le 14.28 e dopo una breve visita, gli hanno detto di aspettare in sala d’attesa la chiamata della Radiologia, per effettuare un Rx al rachide ed accertare la causa dei dolori. Il 13enne e i suoi genitori sono rimasti pazientemente in attesa fino alle 9 di sera, quando i medici lo hanno finalmente chiamato per la radiografia. Purtroppo però il personale sanitario si è accorto che il ragazzo fosse ancora lì in sala d’attesa, solo dopo la chiamata al Pronto Soccorso dell’avvocato dei familiari. Alle 9 il minore è stato finalmente sottoposto ad Rx e gli hanno diagnosticato una sospetta lesione al coccige. Purtroppo però, vista l’ora, il ragazzino non poteva avere il consulto degli ortopedici e gli è stato consigliato di tornare il giorno seguente.

Ed è così che alle 22.03 il 13enne e i suoi famigliari sono stati dimessi, con in tasca un referto di “apparente minimo dissacranento tra la III e IV vertebra sacrale di possibile natura traumatica”, per cui “si consiglia valutazione specialistica e, se necessario, eventuale approfondimento diagnostico con Risonanza Magnetica, con una prognosi di 15 giorni salvo complicazioni”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero