Professoressa muore di leucemia pochi giorni dopo aver sposato la compagna

Gianna Sepede
Si sono svolti ieri mattina, nella chiesa di San Giovanni Battista e San Benedetto Abate, i funerali di Gianna Sepede, psichiatra ricercatrice dell’Università G....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Si sono svolti ieri mattina, nella chiesa di San Giovanni Battista e San Benedetto Abate, i funerali di Gianna Sepede, psichiatra ricercatrice dell’Università G. D’Annunzio di Chieti, nota nel mondo dello sport per aver militato nelle squadre del Montesilvano e del Centro Storico Montesilvano. L’ex atleta, originaria del Molise e francavillese adottiva, si è spenta all’età di 48 anni lunedì scorso per un malore improvviso, causato da una leucemia mieloide acuta scoperta una decina di giorni prima. Il decesso è avvenuto all’ospedale di Pescara dove la professionista era ricoverata per accertamenti.

L’ex giocatrice non poteva immaginare un destino così beffardo e spietato quando, lo scorso 18 giugno, aveva sposato Simona, la compagna di una vita e festeggiato l’atteso giorno con parenti ed amici più stretti. Gianna Sepede collaborava con il professor Massimo Di Giannantonio, ordinario di psichiatria presso l'Università D’Annunzio che la ricorda così: «La professoressa ha sviluppato una rigorosa e coerente linea di ricerca che metteva insieme le evidenze della clinica , aveva pazienti con patologie di ogni ordine, da disturbi dell’alimentazione alla schizofrenia. La caratteristica principale del suo studio era applicare i modelli delle patologie psichiatriche nella costruzione di modelli interpretativi e conoscitivi attraverso tecniche moderne, in particolare la risonanza magnetica strutturale e funzionale. Con dedizione e professionalità, Gianna ricercava, insieme ai colleghi, le cause della sofferenza mentale».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero