Picchia compagni e insegnanti, poi fugge da scuola: ritrovata dopo 2 ore

Picchia compagni e insegnanti, poi fugge da scuola: ritrovata dopo 2 ore
Fugge da scuola a 9 anni, ritrovata dalla Polizia dopo 2 ore. E' successo a Chieti. La minore si è allontanata durante l’orario di lezione mattutina, per...

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Fugge da scuola a 9 anni, ritrovata dalla Polizia dopo 2 ore. E' successo a Chieti. La minore si è allontanata durante l’orario di lezione mattutina, per disperdersi tra le vie del centro cittadino. Prima di fuggire dall’Istituto la minore, ancora una volta, ha posto in essere all’interno della classe, atteggiamenti violenti nei confronti dei compagni e degli insegnanti, fino a perdere completamente il controllo.


Tali esuberanze, portate al limite dell’esasperazione, sono sintomatiche del profondo bisogno di aiuto di cuì la minore necessita, alla luce di una situazione talmente critica da portarla a picchiare le maestre. Dopo un primo momento di spavento e di disorientamento, la preside dell’Istituto si è rivolta al 113 della Polizia che in ragione della delicatezza della situazione, forte delle competenze dell’Ufficio minore è riuscito, coordinando le ricerche, a rintracciare la minore.

In effetti quest’ultima era fuggita per raggiungere il C.I.M. che frequenta la sorella con la speranza di ricongiungersi a questa. Il meccanismo di ricerca ha dato i suoi frutti: sono stati proprio gli uomini della Questura a ritrovare la ragazza nei pressi del C.I.M. che, nonostante in quel momento fosse seguita a distanza dal personale della scuola, era di fatto inavvicinabile. Dopo aver riaccompagnato presso l’Istituto scolastico la minore con tutte le accortezze del caso, si è provveduto a far intervenire gli assistenti sociali competenti.


In tal modo sarà possibile ricostruire, la più approfondita analisi della situazione pregressa e in atto, con il contributo specifico di tutte le forze sociali in campo. In seguito sarà l’Ufficio Minori della Polizia di Stato, nonostante quest’ultima sia già in fase di sostegno, a ricostruire e prospettare alla magistratura competente le migliori soluzioni adottabili che urgono innanzitutto nell’interesse della piccola. Ovviamente la minore è stata riaffidata alla madre, con ogni sostegno possibile del caso, anche sanitario, alla luce della particolare emergenza del caso.
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Il Messaggero