La Corte di Appello dell'Aquila ha assolto perché il fatto non sussiste dalle accuse di abuso d'Ufficio e falso ideologico l'ex presidente della Giunta...
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Pescaraporto intendeva costruire a Pescara, nei pressi dell'ex Edison.
I giudici di appello hanno confermato la sentenza di assoluzione disposta dal Tribunale di Pescara nel rito
abbreviato che si è celebrato a luglio 2019. Insieme a D'Alfonso, sono stati assolti Claudio Ruffini, all'epoca segretario dell'ufficio di Presidenza della Regione Abruzzo, dimessosi proprio per la bufera giudiziaria che si è
abbattuta sulla Regione, Guido Dezio, fedelissimo dell'attuale senatore, capo di Gabinetto del sindaco di Pescara e vice direttore generale dello stesso Comune, Giuliano Milia, avvocato del foro di Pescara, che fa parte del pool di D'Alfonso, e Vittorio Di Biase, dirigente del servizio regionale del Genio civile di Pescara.
L'accusa, rappresentata dal procuratore capo, Massimiliano Serpi, e dall'aggiunto Anna Rita Mantini che avevano concluso le indagini a luglio 2018, aveva chiesto condanne da 6 a 10 mesi per falso in atto pubblico e abuso patrimoniale. Si tratta di uno dei filoni della maxi inchiesta, iniziata nel 2015, della Procura dell'Aquila su una serie di appalti gestiti dalla Regione Abruzzo che hanno portato all'apertura di 11 fascicoli con una trentina di indagati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero