A neanche tre mesi dalla morte dell’amata moglie Edvige Brutti, storica docente di lettere della media Croce, giornalista e scrittrice, anche il marito Alberto Cinquino,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A neanche tre mesi dalla morte dell’amata moglie Edvige Brutti, storica docente di lettere della media Croce, giornalista e scrittrice, anche il marito Alberto Cinquino, preside di lungo corso e figura di spicco del mondo della scuola e della cultura, ha chiuso gli occhi per sempre. Aveva 96 anni.
Preside in pensione, attivissimo nella vita pubblica, era stato a lungo vice sindaco di Casacanditella, il suo paese di origine. A Pescara aveva fondato l’associazione Teatro in-stabile e la Libera associazione culturale amici della scuola, i due campi che più hanno assorbito il suo impegno professionale e culturale. Radicato nel quartiere della pineta, aveva anche contribuito alla rinascita della festa parrocchiale di Stella Maris, la chiesa dove domani alle 8.30 saranno celebrati i suoi funerali. Il professor Alberto Cinquino scrisse nel 2006 il dramma teatrale La condanna dell’innocente, sulla passione e morte di Cristo, rappresentato nei teatri abruzzesi per tre anni consecutivi. A Urbino, durante gli studi universitari, aveva conosciuto la moglie Edvige, per tutti Dede, con cui ha formato una coppia colta e affiatatissima. Alla famiglia Cinquino, in particolare al figlio Sergio, nostro collega, le condoglianze del Messaggero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero