Pescara in luttto per la morte di un ristoratore gentiluomo, sempre garbato nei modi e attento alle esigenze dell’ospite, tanto affabile nel consigliare piatti e vini quanto...
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Coronavirus, runner "sfida" un vigile in spiaggia: è il Falco. Ma lui su Fb smentisce
Malore forse solo in apparenza distante dall’emergenza Coronavirus, se è vero che esistono riscontri che inducono i medici a collegare anche gli attacchi cardiaci agli effetti terribili di questo maledetto virus. A dirla tutta, qualche segnale capriccioso il suo cuore lo aveva dato un anno fa, costringendolo a un piccolo intervento di routine, ma nulla che facesse temere un epilogo del genere a distanza di così poco tempo.
Coronavirus, l'ultimo saluto a Mimmo Grosso
Ernesto Vianello aveva compiuto 68 anni lo scorso primo aprile. L’Acquapazza era la sua vita. Alla prima apertura a Pescara vecchia, nei pressi di piazza Garibaldi, era seguito il trasferimento del ristorante nella vicina via Italica, una fase di cambiamento affrontata come al solito con grande entusiasmo e voglia di fare. Alle soddisfazioni da ristoratore aveva aggiunto la gioia del tempo che riusciva a trascorrere con due nipotini. Oltre a Paola, lascia due figli Erika e Fabrizio, le tre sorelle Nutina, Gianna e Marina, il fratello Peppino.
Coronavirus, muore Mimmo Grosso: la marineria perde l'uomo di mille battaglie
Quando l’infarto si è manifestato, l’altro pomeriggio, Ernesto era in casa. E’ caduto a terra privo di conoscenza e da quel momento non si è più ripreso. Vano, purtroppo, l’intervento di soccorso del 118, servito solo a constatare l’avvenuto decesso di Vianello. La notizia della sua tragica e improvvisa scomparsa si è diffusa rapidamente attraverso i social, lasciando increduli e sgomenti quanti lo conoscevano, parenti, amici e clienti affezionati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero