Truffa del libretto postale, ma l'anziana non abbocca e chiama i carabinieri: due arresti

I ferri del mestiere sono sempre gli stessi: un sorriso gentile, la cartellina sul braccio o un tesserino di riconoscimento come patente di professionalità e la scusa di una scadenza indifferibile.

Truffa del libretto postale, ma l'anziana non abbocca e chiama i carabinieri: due arresti
I ferri del mestiere sono sempre gli stessi: un sorriso gentile, la cartellina sul braccio o un tesserino di riconoscimento come patente di professionalità e la scusa di...

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I ferri del mestiere sono sempre gli stessi: un sorriso gentile, la cartellina sul braccio o un tesserino di riconoscimento come patente di professionalità e la scusa di una scadenza indifferibile. Le variabili sono affidate alla fantasia di ladri e truffatori che prendono di mira le persone anziane che vivono da sole e riescono, in questo modo, a prelevare o a farsi consegnare denaro e oggetti di valore. Ma non sempre il copione arriva fino al finale desiderato. Come nel caso dei due uomini, residenti in provincia di Pescara, che sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Penne, diretti dal tenente Alfio Rapisarda. Uno ha 33 anni, l’altro 69: il più giovane ha bussato all’abitazione di una coppia di anziani di Farindola, mentre l’altro aspettava in macchina. Garbato e professionale, ha spiegato alla signora che ha aperto la porta, che doveva assolutamente sostituire il libretto postale scaduto. La donna, però, ha subito capito che qualcosa non quadrava in quel giovanotto: soprattutto quell’insistenza che aveva nel chiedere i nomi di marito e figli.

 

Lui, vista la diffidenza, si è giocata anche l’ultima carta, provando a spaventarla con l’ipotetica possibilità che avrebbe avuto difficoltà nell’incassare la pensione. La signora, ferma sulle sue posizioni, non ha abboccato e al 33enne altro non è rimasto da fare che risalire in auto. Ma la donna non si è fermata lì: appena chiusa la porta ha telefonato ai carabinieri di Penne, raccontando per filo e per segno la storia e soprattutto descrivendo minuziosamente auto e persone. Con questi dati i carabinieri della stazione di Civitella Casanova hanno rintracciato i due uomini in un battito di ciglia, aiutati anche dalle targhe palesemente contraffatte dell’auto. Nella vettura c’erano anche arnesi da scasso. Gli uomini sono stati quindi arrestati per tentato furto in abitazione, possesso ingiustificato di grimaldelli e falsità materiale. Ora sono in attesa della convalida. «Nei mesi scorsi con lo scopo di prevenire questi reati - ricorda il tenente Alfio Rapisarda - sono stati organizzati incontri con gli anziani per fornire consigli pratici che aiutino ad evitare di rimanere vittime di truffe o di essere coinvolti in situazioni potenzialmente pericolose. La diffidenza davanti a casi del genere, le segnalazioni tempestive e la presenza costante sul territorio delle pattuglie sono il viatico concreto per assicurare alla giustizia gli autori di questi reati».
 

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Il Messaggero