Pescara, bambino autistico di 10 anni rischia di annegare: salvato da due bagnini

Pescara, bambino autistico di 10 anni rischia di annegare: salvato da due bagnini
Due giovani assistenti bagnanti sono intervenuti in acqua a Pescara per soccorrere un bambino autistico in pericolo. Importante lavoro in team per Andrea Di Cintio e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Due giovani assistenti bagnanti sono intervenuti in acqua a Pescara per soccorrere un bambino autistico in pericolo. Importante lavoro in team per Andrea Di Cintio e Giacomo Verdecchia.

Ieri alle ore 13 dalla  postazione dello stabilimento balneare Lido Azzurro a Pescara, il soccorritore Di Cintio in collaborazione con il suo collega Giacomo Verdecchia ha effettuato un salvataggio in mare. Una situazione abbastanza delicata considerando la giovane età del bagnante soccorso, un bambino di 10 anni con problemi di autismo. Grande professionalità e abilità, da parte dei Soccorritori Acquatici Fisa (Federazione Italiana Salvamento Acquatico). 

 

Racconta Andrea Di Cintio: «Mi trovavo sopra la torretta a guardare e osservare lo specchio d'acqua con bandiera bianca e mare calmo, quando verso le 13 ho ascoltato il richiamo di una mamma che ha dichiarato che il figlio autistico era in difficoltà poiché allontanatosi fino alle boe che delineano la zona della balneazione. Subito mi sono attivato prendendo il Baywatch, pinne, maschera e boccaglio e a nuoto ho raggiunto e rassicurato il bambino autistico in difficoltà. Prontamente il collega Giacomo Verdecchia della postazione Canarie vedendomi in acqua col bambino e capendo il pericolo, ha preso il pattino di salvataggio ed è venuto in nostro aiuto per supportare il salvamento. Appena siamo arrivati sul posto dell'intervento abbiamo fatto salire il bambino sul pattino e lo abbiamo riportato a riva dalla mamma. facendo rientrare immediatamente il pericolo».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero