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Spoltore, paese in provincia di Pescara, protagonista dell’evento papale di oggi in Vaticano, dove il pontefice riceverà seimila bambini nella sala udienze Paolo VI. Per rifocillare con una sana merenda i piccoli provenienti da tutto il mondo, la Santa Sede ha incaricato la Food Services di Spoltore, specializzata nella produzione di pasti per la ristorazione collettiva e aziendale, distribuiti su tutto il territorio nazionale. La titolare Angela De Massis ha spiegato i dettagli dell’imponente preparazione: «Il pack lunch che abbiamo preparato, si compone di seimila panini prodotti da un panificio locale e farcite di cotolette da 100 grammi l’una della Amadori, oltre che di 300 insalate di riso per bambini celiaci, completato da bricks di succo di frutta e budini per ogni razione. Nei nostri laboratori, la preparazione si è svolta in tre giorni, iniziata nelle prime ore del 2 novembre con la cottura delle cotolette in forni innovativi, quindi senza ricorrere alla frittura. Poi due squadre da cinque unità ciascuna hanno provveduto all’assemblamento, confezionamento ed etichettatura. Per consentire la conservazione per alcuni giorni, è stata stabilizzata una temperatura idonea del prodotto tramite abbattitore. Nel panino, per la sua composizione, è stato utilizzato anche olio di oliva extravergine a km zero, prodotto dalla fattoria Campitelli, del teramano. Da parte mia e dell’azienda c’è grande soddisfazione - ha concluso la general manager Angela De Massis - per questa fornitura importante che porta il nostro Abruzzo in Vaticano».
L’altra eccellenza coinvolta è il panificio Dolce Idea di Spoltore, che utilizza farine del grano coltivato nei propri terreni. I seimila panini che ospitano la cotoletta, infatti, sono stati prodotti dalla filiera a km zero del titolare Lorenzo Onorato, che ha rivelato alcuni particolari della preparazione: «Abbiamo sfornato seimila panini all’olio da 45 grammi l’uno, utilizzando 220 chili di un mix di farina tra due varietà da noi prodotte: la senatore Cappelli, un antico grano duro, e la Bologna, un tipo 0 più comune. Anche l’olio per la produzione dei panini, circa 10 chili di extravergine d'oliva, proviene dai nostri uliveti». I numeri forniti per questa operazione culinaria danno l’idea dello sforzo organizzativo: 300 cartoni per contenere i seimila pack lunch sistemati su 20 bancali e traslocati in una piattaforma con cella frigo da 300 metri quadri, prima di essere trasportati a Roma tramite la Leonardos, azienda pugliese leader nella logistica alimentare.
Il Messaggero