L'AQUILA - È stato l'ormai famigerato toluene a provocare cattivo odore e sapore nell'acqua che è sgorgata dai rubinetti aquilani tra il 5 e l'8...
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Gli unici cinque prelievi sono relativi all'8 maggio e solo su uno di questi è stata fatta una ricerca allargata ad alcune altre sostanze rilevando tracce di toluene (0,2 microgrammi/litro nel campione 2284 raccolto a Bagno grande). Nessun campione è stato raccolto alla sorgente. Invece la Gran Sasso Acque risulta aver svolto due campionamenti il giorno 5 maggio alla sorgente del Gran Sasso. Uno con pochissimi parametri ricercati, l'altro con un numero maggiore e in cui è stata riscontrata la presenza di Toluene a 0,66 microgrammi/litro. Valori bassi, ben sotto i limiti sia per la potabilità sia per gli aspetti ambientali, che però testimoniano la pervasività a livello dell'intero Gran Sasso dei rischi che corre la risorsa acqua». Melaragni, dal canto suo, conferma che il toluene rintracciato è al di sotto delle soglie pericolose: «L'acqua è sempre stata potabile. Siamo sicuri quasi al 100% che la presenza della sostanza dipenda da alcuni lavori nelle gallerie autostradali. I prelievi sono stati condotti assieme all'Asl: non è stato preso alcun provvedimento proprio per evitare di scatenare il panico. Abbiamo inoltrato due lettere di diffida».
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Il Messaggero