Lui come decine di persone aveva segnalato nei giorni scorsi su Facebook quello scempio davanti alla statua di Ovidio in piazza XX settembre, nel cuore del centro storico di...
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«Non mi interessa - ha risposto Di Toro - piuttosto il Comune chieda alle ditte a cui ha appaltato il servizio se questo è il modo di lasciare la piazza in un centro storico. Pagherò la multa e mi beccherò la denuncia - continua l’imprenditore - io amo questa città e non sopporto che sia maltrattata così». In attesa della causa e della multa, se non altro Di Toro potrà contare sulla solidarietà dei cittadini, pronti a fare una colletta («ma io non ne ho bisogno») e a sostenere il suo gesto. «E’ il primo vero atto concreto che si fa per celebrare il bimillenario di Ovidio - hanno commentato alcuni cittadini - quella montagna di ghiaccio nera era indecorosa e indegna. Grazie a questo privato cittadino (che non ha voluto un centesimo né dai passanti, né dal Comune, ndr) oggi possiamo tornare a vivere la nostra piazza. Il Comune dovrebbe premiarlo, altro che multarlo».
In effetti il lavoro è stato fatto in poche ore e ad opera d’arte, con tanto di rimozione manuale del ghiaccio nei pressi della base in marmo della statua per non rovinarla e deposito presso il piazzale Ruggieri dove si trova gran arte della neve rimossa durante la grande nevicata di gennaio. «Sarebbe bastato avvertire il Comune del lavoro che voleva fare - spiegano da palazzo San Francesco - per non incorrere in violazioni di legge che, in quanto tali, devono essere punite. Anche perché, altrimenti, chiunque d’ora in poi potrebbe sentirsi in diritto di fare quel che vuole». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero