Luana Ricca, il chirurgo d’eccellenza trasferito all'Aquila, con più di 1.500 interventi eseguiti e una formazione tra Roma e Parigi, morta suicida il 29 dicembre...
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Sul registro degli indagati, con l’ipotesi di reato di istigazione o aiuto al suicidio, sono finiti due medici che a vario titolo hanno lavorato con la giovane chirurga: uno all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, il secondo all’ospedale Santissima Annunziata di Sulmona. Un’iscrizione tecnica per dare la possibilità al perito di visionare il telefono cellulare e gli stessi personal computer della 38enne chirurga, alla ricerca di possibili scritti che potessero avvalorare la tesi della discriminazione nell’ambito lavorativo. Nulla sarebbe emerso.
Ora l’ultima parola spetta al Gip che potrebbe accogliere la richiesta della Picardi, oppure fissare una nuova udienza nella quale dibattere sul doloroso dramma familiare. Della vicenda è stato interessato anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
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Il Messaggero