OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Tortoreto piange la perdita di Maria Luisa Giangiulio, che è deceduta nella sua abitazione di Tortoreto Paese. Ad annientarla nell'arco di un anno è stata una grave malattia degenerativa, peggiore della stessa Sla. Maria Luisa Giangiulio, che lascia il marito e 4 figli, è stata un punto di riferimento imprescindibile per i bambini abbandonati e per le persone più deboli, più vulnerabili non solo di Tortoreto e della Val Vibrata. Proprio alle sue capacità aggregative, e al suo buon cuore, si deve la creazione della casa-famiglia "I bambini di Betania". Ubicata in via Manzoni, nel cuore del Lido, a pochi metri dalla stazione ferroviaria, la struttura, inaugurata più di 12 anni fa, nel 2009, ha rappresentato un approdo, un rifugio sicuro per bambini e ragazze madri, e non solo.
Un centro di accoglienza che ha saputo rispondere, negli anni, a quanti - bambini, giovani donne, famiglie- hanno mostrato segni di disagio psicologico ed economico. Un'associazione internazionale, "I bambini di Betania", che ha operato, avendo la Giangiulio sempre in prima linea, sul fronte della prevenzione e dell'accoglienza. «La nostra casa-famiglia- ha detto la donna scomparsa prima che la malattia la colpisse in maniera veemente - vuole essere per i bambini abbandonati un luogo di pace, di serenità, di giochi. La nostra finalità è quella di restituire ad ogni bambino lo stupore, le piccole consolazioni, dargli affetto e premure, facendolo sentire speciale ed importante e così cercare di ricostruire la sua identità spezzata».
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero