Sedici migranti positivi al coronavirus arrivati con l'ultimo contingente di rifugiati a Gissi (Chieti). Ieri i positivi a Moscufo. Altri 50 migranti in attesa di tampone in...
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Adesso l'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì chiede i tamponi prima del trasferimento in Abruzzo: «La percentuale di positivi al Covid 19 tra i migranti trasferiti in Abruzzo è pari al 30 per cento del totale: un livello allarmante, che rischia di mettere a repentaglio i sacrifici degli ultimi mesi dei nostri concittadini e gli sforzi che le imprese stanno mettendo in campo per ripartire in un momento così drammatico per la nostra economia».
«Finora – puntualizza l’assessore – in Abruzzo siamo riusciti a rispondere in modo efficace all’emergenza Coronavirus, allestendo un sistema efficiente di presa in carico e cura dei pazienti, oltre a garantire un tracciamento puntuale dei contatti dei positivi. Questi trasferimenti rischiano di provocare enormi difficoltà alla rete sanitaria regionale».
La Verì rimarca come sia indispensabile non sottoporre solo a test sierologico i migranti sbarcati in Italia.
«Esami evidentemente non sufficienti – continua – perché i tamponi, effettuati dalle nostre strutture sanitarie all’arrivo in Abruzzo, hanno stabilito che non erano affatto negativi al virus. Lancio un appello al governo nazionale, affinché sottoponga i migranti che arrivano sulle nostre coste a tampone obbligatorio e non solo a test sierologico». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero