L'AQUILA - “Sul decreto semplificazione la realtà è diversa da quella che qualcuno racconta sui giornali! Quello che doveva essere uno strumento per...
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"Eppure - sottolinea sempre il Segretario territoriale Uil - PA dei Vigili del Fuoco - i sindacati hanno presentato una proposta di ripartizione equa, frutto di un cartello unitario che rappresenta la maggioranza dei Vigili del Fuoco, ma non è stata nemmeno lontanamente presa in considerazione. È ingiustificabile” tuona il sindacalista della Uil “e non può trovare attenuanti di alcun genere l’esclusione del Sindacato dalle dinamiche retributive e previdenziali, soprattutto quando ha dimostrato di saper fare prima e meglio. Vigili del Fuoco poveri oggi ma ancora più poveri domani, questo è l’allarme che lanciamo come sindacato, oltre al danno delle poche risorse, ripartite male, vi è la totale assenza di alcun intervento di natura pensionistica e previdenziale, i Vigili del Fuoco a causa degli elevati standard di efficienza psico-fisica e per l’impiego in attività particolarmente usuranti sono costretti ad andare in pensione a 61 anni, l’applicazione dei coefficienti minimi di trasformazione dell’assegno di pensione e il mancato avvio di qualsiasi forma di previdenza complementare, faranno dei Vigili del Fuoco i pensionati poveri di domani”.
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Il Messaggero