Inchiesta Dark Report, l'avvocato Bonacina assolto dopo 7 anni

Inchiesta Dark Report, l'avvocato Bonacina assolto dopo 7 anni
Sarà finalmente un Natale sereno per l’avvocato Marco Bonacina. Dopo 2561 giorni dal 15 dicembre 2011, data della notifica dell'avviso di garanzia, il Tribunale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sarà finalmente un Natale sereno per l’avvocato Marco Bonacina. Dopo 2561 giorni dal 15 dicembre 2011, data della notifica dell'avviso di garanzia, il Tribunale di Larino in composizione collegiale lo ha assolto con formula piena, «perchè il fatto non sussiste», dall'accusa di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio nell’ambito dell’inchiesta “Dark Report”, avviata dalla procura di Larino, e che coinvolse a vario titolo l’ingegner Antonio Malerba, il dottor Giuseppe Grasso, il maresciallo della Guardia di Finanza Salvatore Malerba e il capitano dei carabinieri Orlando, tutti oggi assolti con la stessa ampia formula, nonostante si fosse compiuto per alcuni reati il termine per la prescrizione.


L'avvocato Bonacina, difeso nel processo dall’avvocato Giampaolo Filiani del Foro di Roma, ai tempi della notifica dell'avviso di garanzia era dirigente della società a partecipazione interamente pubblica GSE - Gestore dei Servizi Energetici spa -, per la quale lavorava da anni. A dodici ore da quella notifica  si è ritrovato senza stipendio, senza lavoro, senza la macchina, il cellulare, il computer, cancellata l'assicurazione sanitaria, la pensione, in poche parole senza quella dignità conquistata al prezzo di sacrifici e rinunce, riducendolo con la sua famiglia nella considerazione generale ad un rifiuto a margine di una strada, complice un sistema che non garantisce la riservatezza, spazzando via e travolgendo tutto, il ruolo, l'immagine, e cinquanta anni di vita.


«Ora questa assoluzione - commentano i protagonisti della vicenda - conferma una volta di più che si trattava di un'indagine priva di ogni rilievo e fondamento che nella vita di alcuni ha lasciato solo macerie, e solo grazie all'impegno dei difensori e alla professionalità del Collegio giudicante si è potuta ristabilire la verità dei fatti. Il grande rammarico è che questi sette anni lasceranno tracce indelebili nelle vite di molti, per fatti che, come ha detto il Tribunale, neppure sussistono».
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero