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La funivia del Gran Sasso riapre con effetto praticamente immediato - oggi o più probabilmente domani -, salvando così la stagione invernale che si approssima anche grazie alle prime nevicate, ma con l’obbligo di osservare prescrizioni piuttosto stringenti e di sostituire le funi su cui viaggiano le due cabine non appena l’inverno lascerà spazio alla bella stagione. Per l’apertura vera e propria della stazione si dovranno attendere almeno tre giorni di lavoro sulle piste per sistemare la neve.
Si è chiuso così il vertice che si è tenuto ieri a Roma convocato dai vertici dell’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza a delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Di fronte al direttore Domenico Capomolla e al responsabile della Direzione generale per la sicurezza trasporti a impianti fissi, Pietro Marturano - colui che aveva chiesto approfondimenti tecnici sulle funi, sospendendo l’operatività - si sono seduti l’amministratore del Centro Turistico del Gran Sasso, Dino Pignatelli e il dirigente del Comune, Vincenzo Tarquini.
«L’incontro è stato positivo e costruttivo - ha commentato a caldo l’amministratore del Ctgs Dino Pignatelli -, abbiamo controbattuto alle perplessità dell’Agenzia ribadendo che la funivia è sicura, norme e verifiche tecniche alla mano».
Per il sindaco Biondi «i segnali sono incoraggianti, ci auguriamo che la vicenda, per alcuni aspetti paradossale, possa concludersi in maniera positiva per la nostra montagna e di conseguenza i lavoratori del Centro Turistico, gli operatori e gli imprenditori. La priorità per questa amministrazione è sempre stata e continuerà a essere la sicurezza ed è per questo che abbiamo impiegato risorse significative per ottemperare alle richieste di approfondimento». Biondi ha ringraziato il sottosegretario al Mims, Galeazzo Bignami e il governatore Marco Marsilio. Per i senatori di Fratelli d’Italia, Guido Liris ed Etel Sigismondi, che ieri hanno incontrato i vertici dell’Ansfisa, «dall’attività svolta dal Comune e dal Ctgs e dalle documentazione tecniche che hanno presentato si evince come il livello di sicurezza rispetti a pieno le normative».
Il Messaggero