OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Due arresti per usura e tentata estorsione ai danni di un imprenditore di Mosciano Sant'Angelo, in provincia di Teramo. Un pugliese e una donna rom, entrambi 47enni, sono stati portati in carcere dopo la denuncia dell'imprenditore che tra le attività aveva anche un distributore di benzina. Non riuscendo a portare avanti il rifornimento di carburante l'aveva venduto, ma l'acquirente si era rivelato inaffidabile e l'aveva lasciato con 50mila euro di debiti. Per coprire il debito si rivolto alla donna rom dalla quale ha ricevuto la somma, ma i 50 mila euro dovevano essere restituiti in dieci giorni e con interessi del 500 per cento.
L'uomo è riuscito per un periodo a restituire le somme, ma poi ha avuto difficoltà economiche e i tassi sempre maggiori, fino al 900 per cento in un caso, e non ha potuto più far fronte alle richieste di denaro e allora sono partita la minacce con telefono e messaggi intimidatori. Poi la donna ha chiamato il pugliese per convincere l'imprenditore a pagare: «Tira fuori i soldi o finisce male». Da lì la denuncia e le indagini dei carabinieri Giulianova che hanno portato la procura di Teramo a chiedere al gip la doppia misura cautelare in carcere: l'uomo è stato localizzato e arrestato a Manduria, alla dona la misura èp stata notificata in carcere dove era reclusa per altri reati.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero