Geloso, picchia la moglie e la fa dormire in auto: ai domiciliari con il braccialetto elettronico

Geloso, picchia la moglie e la fa dormire in auto: ai domiciliari con il braccialetto elettronico
Convinto che la moglie, madre di due figli minorenni, lo tradisse con un altro uomo l’ha picchiata e costretta a dormire anche in auto. Per un 50enne residente Tornimparte...

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Convinto che la moglie, madre di due figli minorenni, lo tradisse con un altro uomo l’ha picchiata e costretta a dormire anche in auto. Per un 50enne residente Tornimparte (L'Aquila) sono scattati gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, a seguito dei presunti reiterati comportamenti nei riguardi della moglie, sottoposta a continue vessazioni, umiliazioni sul posto di lavoro e anche aggressioni fisiche.

La più grave il 20 gennaio scorso quando la parte offesa sarebbe stata aggredita dal marito davanti ai due figli minorenni, i quali, stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri della stazione di Tornimparte (diretti dal Luogotenente Antonello Cattivera) si erano rivolti impauriti al padre, dicendogli di smettere perché la mamma non aveva fatto niente. Uno dei due ragazzini non aveva perso tempo nel chiamare al telefono lo zio per chiedere aiuto. Lesioni che la donna era stata costretta a farsi curare dal personale medico del Pronto soccorso. In un’altra occasione la malcapitata si sarebbe trovata gli indumenti personali posti sul pianerottolo dell’ingresso dell’abitazione e con l’impossibilità di poter fare rientro a casa.

Di qui la decisione di dormire in auto, trovata dai carabinieri durante una perlustrazione. Un “codice rosso” che ha spinto il pm titolare Guido Cocco ed i carabinieri di Tornimparte a prendere provvedimenti immediati (come previsto dalla nuova norma contro il femminicidio) avallati poi dal Gip con la misura cautelare considerando «l’indole irascibile e aggressiva dell’indagato, forte di un manifesto senso di impunità derivante – scrive il pm nella sua richiesta cautelare – anche dallo stato di palese vulnerabilità socio economica della donna. La serie di aggressioni contestate – prosegue il pm Cocco - è indice di una preoccupante progressione criminosa». Nei prossimi giorni l’arrestato verrà ascoltato dal pm.

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Il Messaggero