Fondazione Tercas, i carabinieri chiedono i verbali: al vaglio le nomine politiche

Fondazione Tercas, i carabinieri chiedono i verbali: la vaglio le nomine politiche
Si stanno valutando i curriculum degli aventi diritto: entro questo mese la Fondazione Tercas avrà nominati il Cda (quattro componenti da sostituire) e il Collegio dei...

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Si stanno valutando i curriculum degli aventi diritto: entro questo mese la Fondazione Tercas avrà nominati il Cda (quattro componenti da sostituire) e il Collegio dei Revisori, al contempo si lavorerà per le modifiche allo Statuto. Non è una bella situazione quella di via Melatini, a Teramo: solo pochi giorni fa i carabinieri hanno fatto capolino in sede per chiedere i verbali del Consiglio di indirizzo dell’ultimo anno che saranno posti sotto osservazione. Tutto sarebbe partito da un esposto che fa seguito a vicende politiche molto tortuose. La politica locale ha messo gli occhi sul gioiellino teramano che però si difende in virtù del suo statuto molto particolare, che l’affranca da mire meramente politiche e da un’invasione di poltrone tout court: gli concede difatti una certa indipendenza.


Dei dieci componenti del consiglio non tutti sono riferibili ad enti comunali, quindi alla politica, ma sono in ballo enti come università, Camera di commercio non coinvolti in logiche partitiche in maniera così diretta, avendo un proprio spazio di autonomia. Ed appunto per questo “sui generis” che resta difficile una rapida soluzione della situazione in via Melatini. Una novità di rilievo che dovrebbe giungere dallo statuto è la nomina del presidente che potrebbe essere a questo punto esterna. Un passo in più s’è avuto coll’approvazione del bilancio d’esercizio del 2019: frattanto il Consiglio di indirizzo ha già preso atto delle dimissioni del presidente Gianfranco Mancini (già auto sospesosi). Inoltre sull’orizzonte della Fondazione è in vista la scadenza di ben sette consiglieri, alcuni al secondo mandato, e quindi non rieleggibili. Insomma quella che nascerà a breve, sarà una Fondazione nella sua composizione molto diversa dal passato. E questo dà adito a mosse e contromosse. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero