Evento di finissage all'Aquila della mostra “Il Soffio del Tempo”

La mostra "Il soffiod el tempo"
L’AQUILA - Evento di finissage della mostra “Il Soffio del Tempo” oggi, mercoledì 9 settembre, presso la “One Gallery”, all’Aquila, in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’AQUILA - Evento di finissage della mostra “Il Soffio del Tempo” oggi, mercoledì 9 settembre, presso la “One Gallery”, all’Aquila, in via Roma 67.


Le artiste Lea Contestabile, Carola Masina, la curatrice della mostra Romina Guidelli e il critico d’arte Antonio Gasbarrini hanno chiuso l’esperienza della prima mostra nel nuovissimo spazio della One Group la cui presidente, Francesca Pompa, ha fatto gii onorio di casa.

Tema centrale della mostra bipersonale è il concetto del tempo. Sembra quasi studiato a perfezione perchè si innesca nella lunga storia da cui emerge One Gallery, fatta di 35 anni di attività di One Group (una tra le prime società in Abruzzo di marketing e comunicazione) a cui oggi si aggiunge un altro importante tassello che dà spazio all’arte e alla cultura per contribuire alla ricostruzione immateriale della città dell’Aquila.

La mostra, come sottolinea la curatrice Romina Guidelli è fatta di storie, opere d’arte che ci consentono una perfetta e limpida condivisione di antiche memorie, del sentimento stesso del tempo. «Il lavoro di Lea Contestabile e Carola Masini, un meta-medium impossibile al tatto, ma innegabile alla vista. Ogni loro opera prevede una liturgia di movimento, gesto esatto, metodo e concentrazione che ricordano il lento ritmo di una musica antica e riportano alla memoria gesti, odori e sapori di infanzia... Le opere realizzate dalle artiste sono fortemente autobiografiche. La ricerca degli oggetti e delle trame che caratterizzano ogni loro lavoro parte dalle origini, nasce sin da bambine e denota un primigenio talento dell’attenzione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero