Si infittisce il mistero del ritrovamento in un canneto a soli 70metri dalla Sp11, a Tortoreto (Teramo), dell’auto una Nissan Micra con all'interno il corpo di Daniele...
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Poi lo scenario che ha fatto pensare a un incidente: l’auto, invisibile per quattro anni nonostante la vicinanza con la strada provinciale, è stata trovata con il finestrino del lato guida parzialmente aperto, la carrozzeria danneggiata solo nella parte anteriore, l’airbag esploso, con sopra delle tracce di liquido ematico, probabilmente a causa di epistassi (perdita di sangue dal naso) da impatto. Secondo gli investigatori, le ipotesi privilegiate adesso sono due; o un malore improvviso che ha fatto perdere al ragazzo il controllo dell’auto, oppure la perdita del controllo dell’autovettura a causa dell’alta velocità. Mentre l’arduo e delicato compito per cercar di far luce sulla reale causa del decesso, probabilmente una lunga agonia, sopravvenuta dopo il violento impatto, toccherà al magistrato di turno, Enrica Medori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero