Covid, scambio di persona per ottenere il green pass. Il farmacista scopre l'inganno. No vax a processo

Covid, scambio di persona per ottenere il green pass. Il farmacista scopre l'inganno. No vax a processo
È finito sotto processo nel tentativo di procurarsi il super green pass senza vaccinarsi contro il Covid. Ieri il giudice per l'udienza preliminare Andrea Di Bernardino...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È finito sotto processo nel tentativo di procurarsi il super green pass senza vaccinarsi contro il Covid. Ieri il giudice per l'udienza preliminare Andrea Di Bernardino ha rinviato a giudizio un uomo di 56 anni, teatino, evidentemente no vax, che ora deve rispondere di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri. Ma anche di una contravvenzione per violazione di norme per contenere la diffusione del virus.

Secondo l'accusa, formulata dal pm Giuseppe Falasca, l'uomo lo scorso 2 febbraio, in concorso con una persona non identificata che sapeva essere positiva al Covid, la istigò a presentarsi alla farmacia Brunori per sottoporsi a un tampone antigenico, dichiarando al farmacista un altro nome ovvero di chiamarsi come lui (ovvero l'odierno imputato). Il quale ottenuta l'attestazione fittizia di essere positivo, senza doversi vaccinare, dieci giorni dopo, con il tampone negativo, avrebbe ottenuto il super green pass e dunque la possibilità di spostarsi e frequentare luoghi pubblici.

E tuttavia il farmacista si era insospettito e, alla richiesta della carta di identità, quell'uomo (mai identificato) è sparito. In farmacia è tuttavia rimasta la tessera sanitaria che ha consentito di dare un nome al no vax, e di denunciarlo. L'uomo è anche accusato di aver istigato il complice, che era in quarantena perché affetto da virus, a violare il divieto di mobilità dalla propria abitazione prima dell'accertamento della guarigione. La prima udienza del processo su terrà il 15 novembre 2023. Il 56enne è difeso dall'avvocato Katia Ferrarini.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero