Covid, l'Abruzzo primo per incidenza di contagi in Italia

Covid, l'Abruzzo primo per incidenza di contagi in Italia
L'AQUILA Il Covid in Abruzzo primo per incidenza in Italia. Il virus rallenta la sua corsa, ma la flessione della curva epidemiologica resta minima e i contagi giornalieri...

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L'AQUILA Il Covid in Abruzzo primo per incidenza in Italia. Il virus rallenta la sua corsa, ma la flessione della curva epidemiologica resta minima e i contagi giornalieri sono ancora molto elevati, oltre quota duemila. L'Abruzzo è ancora la regione italiana con l'incidenza dei casi per centomila abitanti più alta ed è l'unica ad avere un dato superiore a mille. L'incidenza al 9 aprile, infatti, è pari a 1.062 ma a livello provinciale ci sono differenze importanti: è il Teramano ad avere l'incidenza più alta (1.158), seguono il Chietino (1.042), il Pescarese (989) e l'Aquilano (894). Si registra una leggera flessione della curva dei contagi settimanali: sono 13.746 i nuovi casi accertati dal 3 al 9 aprile, l'8% in meno rispetto ai sette giorni precedenti, quando i positivi registrati sono stati 14.957.


Resta stabile il numero delle vittime: in questo caso infatti la variazione raggiunge appena il 3,3%, passando dai 30 decessi del periodo compreso tra il 27 marzo e il 2 aprile, ai 29 dall'ultima settimana. Aumentano anche i casi di reinfezione, come evidenzia il report esteso dell'Istituto superiore di Sanità sulla sorveglianza del Covid e l'impatto delle vaccinazioni. Secondo il virologo Paolo Fazii, direttore del laboratorio della Asl di Pescara, questo accade perché «abbiamo notato che chi si è contagiato con varianti come la Delta si contagia facilmente con Omicron 2, che è un virus molto infettante e in più sta circolando moltissimo e si trasmette bene tramite aerosol; inoltre c'è da dire che in molte persone sta scendendo la protezione del vaccino, c'è chi ha fatto la terza dose anche 5 mesi fa del resto. La malattia è dietro l'angolo, ci sono molti decessi anche in persone vaccinate ma anziane e tra i No vax: il virus fa ancora paura, non come nella prima fase, ma fa paura».


Cresce intanto l'uso dei farmaci antivirali in Abruzzo, che segue il trend nazionale: a certificarlo è l'ottavo report dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sul monitoraggio degli antivirali, aggiornato al 5 aprile scorso. I pazienti Covid abruzzesi curati a casa con le pillole antivirali sono 835, per una variazione del +63% rispetto al monitoraggio precedente. Nel dettaglio, sono in totale 84 i trattamenti avviati per pazienti non ospedalizzati con il Remdesivir (+27%) e 720 con il Molnupiravir o pillola di Merck (+65%). L'antivirale che ha avuto una crescita più alta è il Paxlovid, la pillola anti-Covid di Pfizer, che ha registrato un aumento del 244% in Abruzzo, passando da 9 a 31 trattamenti.

Resta in stallo la campagna vaccinale: sono circa 180 mila gli abruzzesi che non hanno ricevuto alcuna dose, di cui 63 mila ultracinquantenni. L'Abruzzo ha raggiunto l'84,7% di vaccinati con due dosi e il 71,96% con tre. Dopo l'ok per la quarta dose agli over 80, agli ospiti delle Rsa e per chi è inserito nelle categorie a rischio e abbia un'età compresa tra i 60 e i 79 anni, si amplia la platea di chi potrà ricevere il secondo booster: all'8 aprile sono 573 le quarte dosi somministrate in Abruzzo.

L'ultimo bollettino regionale che fotografa la situazione epidemiologica in Abruzzo, conferma che i numeri, nonostante un lieve calo dei contagi, restano alti: sono 881 i guariti e 2.122 i nuovi casi di Coronavirus accertati nelle ultime ore. I nuovi positivi sono emersi a fronte di 4.075 tamponi molecolari e 11.672 test antigenici eseguiti: è dunque risultato positivo il 13,48%dei campioni analizzati. Gli attualmente positivi salgono a 43.749 (+1.231). Continua a crescere il bilancio dei decessi, che con quattro nuovi casi, sale a 3.127 vittime da inizio pandemia: si tratta di due donne residenti in provincia dell'Aquila, una 86enne di Raiano e una 91enne di Sulmona, mentre due decessi risalgono ai giorni scorsi ma sono stati comunicati ieri dalla Asl. Scendono sensibilmente i ricoveri: sono infatti 312 i pazienti ricoverati in area medica (-2) e 11 quelli in terapia intensiva (-2), per tassi di occupazione di posti letto Covid rispettivamente del 22,6% e del 6,1%. A livello provinciale, l'area più colpita è il Chietino con 673 nuovi casi; seguono il Teramano con 502, il Pescarese con 495 e l'Aquilano con 383, mentre 24 positivi sono residenti in altre regioni e per 39 sono in corso verifiche sulla provenienza.

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Il Messaggero