Corsa a piedi nudi su pietre e spine, vince un irlandese

Corsa a piedi nudi su pietre e spine, vince un irlandese
La tensione a Pacentro (L'Aquila) si avverte, nitida, nell’aria. I corridori cominciano a salire lentamente quel sentiero, tracciato tra rovi e spine che, da lì a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La tensione a Pacentro (L'Aquila) si avverte, nitida, nell’aria. I corridori cominciano a salire lentamente quel sentiero, tracciato tra rovi e spine che, da lì a qualche minuto, li vedrà correre a perdifiato, senza scarpe, per conquistare la vittoria. La 569^ edizione della Corsa degli zingari ha visto vincitore Lion Freyne, irlandese di nascita ma pacentrano di adozione. «E’ andato tutto bene. La corsa ancora una volta è stata una emozione indescrivibile. Tra ragazzi giovani e ragazzi di esperienza, il giovanotto più matura che ha corso ha 64 anni, anche quest’anno la nostra tradizione non ha tradito le aspettative e adesso, tutti a festeggiare a casa del vincitore così come tradizione vuole». A parlare è il sindaco di Pacentro, Guido Angelilli, emozionato e soddisfatto della giornata di ieri.


A Pacentro, da quasi 600 anni è sempre così: li chiamano “zingari” per un termine dialettale che indica una persona scalza e svestita. Il vincitore che ha affrontato scalzo il dirupo e le pietraie del sentiero dopo 862 metri di saliscendi è arrivato alla chiesa della Madonna di Loreto, ha ricevuto in premio un palio: una stoffa che simboleggia il nuovo abito che potrà cucirsi il vincitore.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero