Gran Sasso, il commissario Gisonni: «Niente riapertura del tunnel senza limitazioni»

Gran Sasso, il commissario Gisonni: «Niente riapertura del tunnel senza limitazioni»
Al momento il traforo del Gran Sasso non sarà riaperto alla circolazione senza le limitazioni (velocità massima 60 chilometri orari, distanza minima di 50 metri e...

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Al momento il traforo del Gran Sasso non sarà riaperto alla circolazione senza le limitazioni (velocità massima 60 chilometri orari, distanza minima di 50 metri e una sola corsia di marcia) introdotte da Strada dei Parchi sulla scorta dell’inchiesta aperta dalla Procura di Teramo sul possibile rischio inquinamento della falda acquifera del Gran Sasso. In un certo senso è questa la prima decisione del neo commissario per la messa in sicurezza del sistema, Corrado Gisonni, che per la prima volta in chiave ufficiale ieri, in compagnia del governatore Marco Marsilio e incidentalmente del ministro Miur Lorenzo Fioramonti, ha effettuato un primo sopralluogo sul campo.


Gisonni, al Messaggero, ha parlato del caso del traforo: «In questo momento non ritengo che sia un’azione che possa fare io autonomamente. Con tutti i poteri straordinari che pure può avere un commissario di governo non penso che questa sia una cosa da fare a cuor leggero, senza una convergenza ampia». Ieri Gisonni si è prima recato al Gran Sasso Science Institute, dove Marsilio e Fioramonti hanno partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico. Poi ha raggiunto i laboratori del Gran Sasso.


«E’ stata una prima presa di contatto – ha detto – L’occasione per visitare i laboratori, alla presenza del Ministro. E anche l’occasione per prendere contatti con una parte delle istituzioni coinvolte. E’ stata anche fatta una prima visita, assolutamente informale, agli impianti della Gran Sasso Acqua: pochi minuti, giusto per capire un po’ la situazione. Nei colloqui intercorsi si è provato anche a mettere giù un minimo di calendarizzazione dei prossimi impegni. Bisogna attendere innanzitutto un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri per la formazione della struttura commissariale. Un atto necessario a comporre la squadra attraverso scelte che spetteranno direttamente allo stesso Gisonni. Al momento, secondo quanto lo stesso commissario riferisce, i profili sono ancora al vaglio, senza determinazioni. Questi saranno i primi atti formali da compiere. Come ha riferito il deputato M5s Fabio Berardini, «l’occasione è risultata utile per effettuare una riflessione sulle alte qualifiche che si renderanno necessarie sia per l’individuazione dei sub-commissari sia per il personale tecnico-amministrativo che andrà a comporre l’organico. Il prof Gisonni si è mostrato determinato ad avviare il prima possibile la struttura proprio per iniziare a lavorare immediatamente sui progetti di messa in sicurezza. Si è convenuto altresì, non appena sarà operativa la squadra, di istituire un sito web per la completa trasparenza riguardo le azioni poste in campo dal Commissario». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero