Coronavirus, sindaco e assessori pregano nella messa a porta chiuse: il caso in Procura

Jwan Costatini Coronavirus, sindaco e assessori pregano nella messa a porta chiuse: il caso in Procura
Finisce in Procura la messa al Santuario della Madonna dello Splendore di Giulianova. Per la funzione a porte chiuse con 14 persone e diretta streaming è stata presentata...

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Finisce in Procura la messa al Santuario della Madonna dello Splendore di Giulianova. Per la funzione a porte chiuse con 14 persone e diretta streaming è stata presentata una denuncia di un politico dei M5S che ha puntato il dito contro il sindaco Jwan Costantini, il presidente del consiglio comunale Vasanella, tre assessori comunali, due operatori impegnati nella diretta streaming e anche quattro parroci, cioè un insieme di persone che avrebbero violato le disposizione del decreto che vieta spostamenti e assembramenti per contenere l'emergenza Codiv-19.  Così sindaco, politici, cine-operatori e anche i sacerdoti, tranne il parroco del Santuario che ha la residenza lì, sono stati segnalati, come atto dovuto, alla Procura di Teramo. Al magistrato spetterà decidere se sono stati commessi reati e se ci sono eventuali responsabilità su una vicenda che sta dividendo Giulianova.

 
 


Tre giorni fa, su invito del vescovo Leuzzi e dei parroci di Giulianova, il sindaco Jwan Costantini aveva  deposto la fascia ai piedi dell’altare della Madonna dello Splendore nell’omonimo santuario. E, siccome l’evento era a porte chiuse ma veniva trasmesso in diretta, erano stati avvertiti i carabinieri per sottolineare che «non era un evento che richiedeva la possibilità di andare in giro da casa e recarsi al Santuario, cosa peraltro vietata a tutti i fedeli». E mentre la funzione era scivolata via senza problemi e il sindaco aveva  affidato  la sua fascia alla Madonna perché proteggesse la città di cui è patrona, pronto a riprenderla a fine pandemia, due pattuglie dei carabinieri erano arrivate al Santuario.

Coronavirus, contagiato finanziere

E' di ieri la relazione dei  militari alla magistratura. Al Santuario erano presenti oltre al sindaco Costantini, gli assessori Di Carlo, Taralli e Di Candido con il presidente del Consiglio Vasanella, tutti con mascherine e guanti. 
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Il Messaggero