PESCARA Due presenze da titolare, zero gol subiti. Effetto-Bovo sulla difesa del Pescara. E pensare che il 34enne centrale romano non doveva rientrare nei piani di Zeman. Invece...
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Per Bovo, la maglia biancazzurra è un punto d’orgoglio: nove mesi fa ha sposato la causa di Oddo e Sebastiani, realizzando un piccolo sogno che già coltivava da cinque anni. Nel 2012, infatti, provò a portarlo all’Adriatico l’ex ds Delli Carri per aiutare il Delfino a salvarsi in serie A, ma la trattativa con il Toro saltò. Avrebbe voluto provarci nello scorso campionato, ma un infortunio alla caviglia poco dopo l’arrivo al Poggio lo ha messo ko, causandogli la grossa frustrazione di rientrare solo a stagione compromessa (10 presenze totali). Agli amici mesi fa aveva confidato di sentirsi in debito con i pescaresi e di non voler andare via prima di aver provato a riportare in A la squadra in questa stagione. Anche il suo contratto lo spinge a dare il massimo con i giovani della banda-Zeman: la scadenza è fissata al prossimo giugno, ma c’è un’opzione automatica per il rinnovo in caso di promozione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero