Cerbiatto scappa dai lupi, finisce su un tetto e rischia di morire: si mobilita il paese

Forse il piccolo stava scappando alla predazione dei lupi. La mamma lo cercava disperatamente girando tra le case, ma lui non riusciva neanche ad alzarsi perché scivolava sulle tegole

Guardiaparco salva un cerbiatto, finito sul tetto di un’abitazione. Era rimasto immobile, per diverse ore, sotto la pioggia battente e poteva morire.  E’ successo...

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Guardiaparco salva un cerbiatto, finito sul tetto di un’abitazione. Era rimasto immobile, per diverse ore, sotto la pioggia battente e poteva morire.  E’ successo nel paese lacustre di Villalago, habitat preferito dell’orsa Amarena, madre di Juan Carrito e  diventata da poco di nuovo mamma di  due bellissimi orsacchiotti.

 

Siamo nel  Parco nazionale  d’Abruzzo, Lazio e Molise e il salvataggio del piccolo Bambi è qualcosa di straordinario. Come spiegano i guardiani della natura:«È difficile che un piccolo di cervo possa salire su un tetto». Tuttavia le cause che hanno spinto il cerbiatto ad arrampicarsi così in alto, possono essere molteplici. Forse sfuggiva da una predazione dei lupi. Cosa già avvenuta nei giorni precedenti proprio verso un cerbiatto. Fatto sta, che il piccolo, a causa della pioggia, non riusciva neanche ad alzarsi, perché scivolava sulle tegole ed era tremolante. Del resto, ai primi mesi di vita, i suoi arti sono ancora delicati. Mamma cerva, dal basso, lo osservava, cercando di richiamare la sua attenzione. Si spostava da una parte all’altra, come per individuare una via da cui accedere, per mettere in salvo il cucciolo.  Fortunatamente, alcune  persone che hanno assistito alla scena, hanno informato l’ente Pnalm. Sul posto, si è recata una pattuglia del servizio Sorveglianza del Parco. Il guardiaparco Elmo Di Vito si è subito attivato soccorrendo il bamby. Prestate le prime cure, il cerbiatto è stato reinserito in natura con mamma cerva al suo fianco.

 

La foto della famigliola, è stata postata sulla sua pagina Facebook, da Maria Assunta Gatta, che ha commentato così il lieto fine:«Questa è l'immagine più bella da condividere oggi. La cerva e il suo piccolo che si sono ritrovati. Il cucciolo era finito non sappiamo come, su un tetto di una casa ed è rimasto li per ore senza che la mamma potesse avvicinarlo. Lei lo chiamava disperatamente girando tra le case, ma lui non riusciva neanche ad alzarsi perché scivolava sulle tegole. Sono state ore di ansia e tensione e solo nel tardi pomeriggio, grazie all'intervento dei guardia parco, finalmente la famigliola si è ricongiunta. Che dire Villalago è il paese delle favole dove tutto può magicamente accadere».

 

 Di Vito, nel periodo invernale, liberò un cervo maschio, rimasto intrappolato al centro del lago di Barrea, completamente ghiacciato a causa delle basse temperature. Anche i cervi, come gli orsi, sono diventati confidenti. Alcuni paesi del Parco, in particolare,  Villetta Barrea, Barrea, Villalago e Scanno,  sono celebri per avere una presenza stabile di questi animali, nelle zone limitrofe,  alle aree residenziali.  Il  mese di maggio, coincide con il periodo delle nascite dei cuccioli dell'anno.

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Il Messaggero