Cento migranti in uno dei paesi più piccoli d'Abruzzo: insorge anche Salvini

Cento migranti in uno dei paesi più piccoli d'Abruzzo: insorge anche Salvini
L'AQUILA - A Carapelle Calvisio, piccolo comune in provincia dell’Aquila, la faccenda dell’arrivo di 100 migranti per un periodo di sorveglianza attiva sta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'AQUILA - A Carapelle Calvisio, piccolo comune in provincia dell’Aquila, la faccenda dell’arrivo di 100 migranti per un periodo di sorveglianza attiva sta suscitando reazioni e timori nella popolazione con la Lega che insorge anche a livello nazionale.


Il sindaco Domenico Di Cesare che è venuto a conoscenza solo da qualche giorno della questione, non avendo a quanto sembra ricevuto comunicazioni ufficiali, ha già scritto la sua posizione in una nota indirizzata a Prefetto, presidente di Regione e Provincia e assessore Fioretti spiegando le ragioni del suo no.

Di Cesare spiega al Messaggero che il suo Comune ha 84 abitanti, età media 60 anni. L’organico comunale è fatto di una sola persona a tempo indeterminato e di un ragioniere a tempo determinato dipendente di altro Comune. Non c’è un vigile e i carabinieri sono a Calascio, a 12 chilometri.

L’ente ha risorse solo per assicurare servizi essenziali alla popolazione e finora è stato risparmiato dal virus grazie alla saggezza delle persone e alle attività del Comune. Il sindaco fa riferimento anche alla paura per eventuali contagi che potrebbero svilupparsi.

Ad oggi c’è la richiesta ad Asl e Prefettura per verificare la salubrità dei luoghi. I migranti andrebbero in una struttura della Caritas di Pescara. Sulla questione è intervenuto il deputato del Carroccio Luigi D’Eramo e la notizia è stata rilanciata dal leader della Lega Matteo Salvini.

“Il governo non manda aiuti e risposte ai cittadini - ha detto Salvini - ma in compenso è pronto a spedire un centinaio di immigrati in un paese di circa 80 anime come Carapelle Calvisio, in provincia dell’Aquila. È una follia”. D’Eramo, coordinatore regionale, ha ribadito che la Lega combatterà con tutte le sue forze  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero