«Se non vai là e non gli meni non sei più mia figlia, non ti ritengo una napoletana come me. Questi muri sono fatti per sbattere la faccia delle...
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La madre della ragazza che aggredisce è lì, a pochi metri, e secondo i testimoni butta benzina sul fuoco perchè istigato la figlia più grande a picchiare l'amica, ma avrebbe istigato anche la figlia più piccola. Poi è la donna che interviene, sbatte la ragazza a terra e la calpesta, lasciandole, dice la madre della vittima, quello che sembra il segno di un tacco sulle costole. Ieri quei momenti sono stati ricostruiti in aula da testimoni diretti, minorenni e dove, fra diversi "non ricordo", si è dovuto far ricorso alle contestazione che hanno portato a confermare le dichiarazioni rese davanti alla Polizia pochi giorni dopo i fatti. L'aggressione è finita in un video, girato con lo smartphone da un'amica delle due: quel video, per la difesa, è la prova che la madre è intervenuta per separare la figlia e l'amica durante la colluttazione. A accendere gli animi, a scoppio un ritardato, potrebbe essere stato un episodio banale, maturato a scuola: quando la vittima avrebbe sottratto all'amica del tabacco e quest'ultima per tutta risposta, le sputò in faccia rimediando 5 giorni di sospensione. Il processo riprenderà il 20 aprile dell'anno prossimo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero