"Bullismo e cyberbullismo": alunni, docenti e genitori con l'esperto

alunni del Comenio
L'AQUILA L’Istituto comprensivo “Comenio” di Scoppito (L'Aquila), il 10 marzo scorso, sulla piattaforma digitale della scuola, ha ospitato un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

L'AQUILA L’Istituto comprensivo “Comenio” di Scoppito (L'Aquila), il 10 marzo scorso, sulla piattaforma digitale della scuola, ha ospitato un interessante spazio informativo sul bullismo e cyberbullismo e sulla sicurezza in rete. Tema assai ricorrente negli ultimi tempi soprattutto in questo particolare periodo storico legato anche all’emergenza Covid-19.

L’obiettivo dell’incontro, ne sono previsti altri con un taglio operativo, era quello di offrire delle coordinate a genitori e docenti che devono confrontarsi, sui banchi di scuola e a casa, con problemi di non facile soluzione e devono soprattutto condividere con ragazzi, spesso molto giovani, un approccio culturale positivo e corretto con le tecnologie, oggi sempre più indispensabili per la didattica e per il vivere quotidiano.

David Palmieri, sostituto commissario della Polizia dell’Aquila, è stato il relatore dell’incontro, che, per circa due ore ha intrattenuto una platea di docenti, genitori e alunni, affrontando con un linguaggio semplice e diretto tematiche complesse, difficili sia sul piano umano che psicologico, scivolose e di non facile interpretazione. «Sono emerse alcune interessanti riflessioni- dice il dirigente dell’istituto, Gilberto Marimpietri- sul rapporto tra media e giovani, sulla difesa della privacy in internet, sulla pedopornografia, sui giochi online e sui reati informatici in generale.

Numerosi sono i fattori di rischio nei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo tra i giovani, attori, vittime o spettatori che se non arginati con iniziative di supporto molto spesso assumono dei finali tragici».

Sabrina Giangrande

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero