«La riapertura delle frontiere ai lavoratori stranieri salva 1/4 del raccolto Made in Italy con 370 mila stagionali regolari che arrivano ogni anno dall'estero, fornendo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
charter con 124 cittadini marocchini, i lavoratori agricoli stranieri più presenti in Italia dopo i rumeni.
L'organizzazione agricola, nel segnalare che «si tratta di operai agricoli stagionali qualificati ed esteri, sostiene che
la comunità di lavoratori agricoli più presente in Italia è quella rumena con 107.591 occupati», seguono i marocchini con 35.013, indiani (34.043), albanesi (32.264), senegalesi (14.165), polacchi (13.134), tunisini (13.106) e bulgari
(11.261). Coldiretti, nel commentare la riapertura delle frontiere del 3 giugno dopo la chiusura dei confini provocata
dal lockdown relativo alla pandemia, spiega che è «un cambiamento importante poiché con il mese di giugno si
intensifica l'attività nelle campagne» e ricorda che «l'Italia è il primo produttore europeo di gran parte di verdure e ortaggi».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero