Banda dello scasso: un arresto dopo l'inseguimento, tre in fuga

Banda dello scasso: un arresto dopo l'inseguimento, tre in fuga
A notare l’Audi A3 sospetta un carabiniere che era fuori servizio, a passeggio con la famiglia, che ha allertato i colleghi della stazione di Francavilla e del radiomobile...

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A notare l’Audi A3 sospetta un carabiniere che era fuori servizio, a passeggio con la famiglia, che ha allertato i colleghi della stazione di Francavilla e del radiomobile della compagnia di Chieti. È così scattata una vasta operazione, che ieri sera ha portato a Francavilla all’arresto di un membro di una pericolosa banda che ha messo a segno numerosi furti e rapine in tutta Italia, colpendo particolarmente le Marche, che probabilmente stava per entrare in azione anche nell’area metropolitana Chieti Pescara. Per l’uomo, di origini piemontesi, sono scattate le manette con l’accusa di tentato furto, lesioni a pubblico ufficiale e detenzione di arnesi da scasso e di targhe contraffatte, mentre gli altri tre membri della pericolosa banda sono tuttora ricercati.


A far scattare l'operazione la segnalazione di un carabiniere fuori servizio, che stava passeggiando con i suoi familiari e lungo la nazionale adriatica, al civico 98/99, all’altezza del Bar Milan, ha notato un’Audi A3, con a bordo quattro persone dai volti sospetti. Il militare ha subito annotato la targa e ha allertato i colleghi della stazione di Francavilla e del radiomobile della Compagnia di Chieti, agli ordini del maggiore Massimo Capobianco. Da un controllo la targa segnalata è risultata contraffatta, così è scattata l’intercettazione dell’Audi A3 da parte dei carabinieri della locale stazione e del radiomobile della compagnia teatina, che erano di pattuglia in città. La vettura sospettata è stata individuata e subito inseguita da parte dei militari, tanto da portare la banda criminale a scontrarsi contro un muretto che ha messo fine alla loro fuga, in contrada Setteventi, non lontano dal casello dell’A14.


Il muretto ha arrestato la corsa dell’Audi A3 ma non quella della banda, che si è data alla fuga. Ma uno dei quattro è stato raggiunto e fermato da un carabiniere, che ha seguito della colluttazione, ha riportato ferite guaribili in sette giorni di prognosi. Il militare ha avuto la meglio ed è riuscito a fermare il rapinatore, che è stato arrestato. Mentre sono in corso una serrata caccia agli altri tre membri della banda. A seguito della perquisizione dell’Audi A3, i carabinieri hanno trovato un vero e proprio arsenale da scasso: due mole con numerosi dischi, necessari a tagliare le casseforti, numerosi piedi di porco e cacciaviti, due targhe contraffatte e, ben occultate sotto il tappetino della vettura, altre quattro targhe false. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero