«Magari avrò utilizzato termini impropri, ma le frasi sono state decontestualizzate e non avevano l’intento di fomentare nulla». Si difende così il...
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Apriti cielo. «Ho solo usato termini impropri - si difende Angelosante -, ma volevo sottolineare il rischio della supremazia dei poteri finanziari su quelli politici, scenari che già si sono materializzati per esempio in Grecia, dove è aumentata la mortalità e ci sono difficoltà enormi. Questo era il senso, evitare che possa accadere anche qui una cosa simile». E i banchieri da impiccare? «Non ho assolutamente detto che i banchieri devono essere impiccati, ma che in passato, e questo è un dato storico, ci sono state le rivoluzioni». E la fucilazione evocata per Conte ? «Ma quale fucilazione evocata! Anche in questo caso ho solo sottolineato un fatto, ovvero che in passato i traditori venivano fucilati». Angelosante era già finito nel mirino per la polemica innescata con il cantautore Roberto Vecchioni che aveva intonato “Bella ciao” a Ovindoli, dove è sindaco. «Propaganda di basso livello», disse Angelosante. Il coordinatore, Luigi D’Eramo, ha detto che la Lega «prende nettamente le distanze»: «Pur confermando i giudizi negativi già espressi in sede parlamentare sul Mes, la Lega non ritiene quelle affermazioni consone a un dibattito che, seppur aspro, deve sempre essere confinato nell’alveo della civiltà e del rispetto» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero