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I carabinieri del Teramano hanno affrontato un rocambolesco inseguimento di un'auto rubata, una Audi A3 nera, appena rubata a Grottammare (Ap). La pericolosa corsa si è sviluppata lungo l'autostrada A14, con i fuggitivi inseguiti per circa 50 km fino alla Teramo-Mare. Purtroppo, l'inseguimento ha avuto un brutto epilogo nel comune di Bellante, con uno scontro in cui i fuggitivi hanno speronato e distrutto l'auto dei militari. Successivamente, la macchina rubata è stata ritrovata, ancora accesa, in una stradina secondaria a San Nicolò a Tordino. Adesso è in corso una caccia all'uomo.
L'episodio, avvenuto ieri, tra le 4.30 e le 5.20 del mattino, sembra uscito da un film d'azione alla Mission Impossible, ma purtroppo i protagonisti non sono attori, bensì carabinieri e padri di famiglia, e il ladro di auto non è di certo Tom Cruise, ma un criminale.
La centrale dei carabinieri di San Benedetto chiede il supporto dei colleghi di Alba Adriatica, Tortoreto, Teramo e della polizia autostradale. L'inseguimento continua con diverse auto delle forze dell'ordine lungo l'autostrada fino al casello di Mosciano-Giulianova, quando i fuggitivi spaccano un'altra sbarra del casello e riescono ad evitare un posto di blocco dirigendosi sulla statale 80, da dove poi prendono la superstrada Teramo-Mare che porta alla A24 in direzione Teramo-Roma. La macchina dei carabinieri di San Benedetto riesce a raggiungere l'Audi, che per cause ancora in corso di accertamento aveva rallentato, ma il conducente invece di fermarsi all'alt dei militari li sperona contro le barriere New Jersey, provocando ingenti danni alla vettura degli uomini dell'Arma, che fortunatamente sono rimasti illesi, sia alla loro auto.
I malviventi, forse due, ma non si ha la certezza a causa dei vetri oscurati, abbandonano poi la macchina rubata ancora accesa, che viene ritrovata dai carabinieri di Teramo, in una via secondaria nella zona di San Nicolò a Tordino. I carabinieri si mettono subito all'opera per acquisire le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza sia pubbliche che private nella zona. Al momento non è chiaro se i responsabili sono fuggiti a piedi o se hanno avvertito un complice che li è venuti a prendere. La macchina è stata posta sotto sequestro, e gli uomini della scientifica hanno effettuato diversi prelievi per vedere se i malviventi hanno lasciato del materiale organico o del DNA comparabile con l'archivio dei pregiudicati, al fine di cercare di identificare i responsabili.
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