L'AQUILA - Sono pronti a una nuova mobilitazione gli studenti del liceo Cotugno, da oltre 20 giorni costretti a frequentare le lezioni di pomeriggio all'Iis A....
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ANDARE VIA - Un grido di dolore arriva dall'avvocato Stefano Lazzaro, padre di una studentessa del Cotugno. «Sento e vivo ogni giorno, da genitore aquilano le problematiche che affliggono 1200 studenti - afferma - Vedo, però, che il problema non si avvia ad essere risolto. Mi chiedo, ancora, se sia giusto non disporre di scuole nella città che ha gli edifici più sicuri d'Italia. La politica si fa già sui banchi di scuola. Vero. Infatti la politica cittadina è molto presa dalle primarie: se fatte bene, queste, assicurano di poter arrivare al Liceo, che difetta, e quindi delle primarie ci dobbiamo accontentare, nella speranza che crescendo, ci si occupi anche del Liceo». «Alla diffida inviata agli enti sottoscritta da 200 firmatari ha dato riscontro - aggiunge - A me pare assurdo continuare a vivere nel silenzio delle istituzioni e a dover rinuziare ad un diritto di base quale è quello dell'istruzione. Mi pare che il terremoto del 2009 ci abbia insegnato poco. Non resta che andare via. Non resta che iscriverci ad altri Licei, mentre qui i politici litigano per le primarie». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero