L'Aquila, il flagello dei furti: svaligiate almeno 15 case

L'Aquila, il flagello dei furti: svaligiate almeno 15 case
Non si placa l’ondata di furti che da qualche giorno sta interessando la periferia est ed ovest dell'Aquila: almeno una quindicina le “visite” ladresche da...

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Non si placa l’ondata di furti che da qualche giorno sta interessando la periferia est ed ovest dell'Aquila: almeno una quindicina le “visite” ladresche da parte di malviventi che agiscono senza alcun timore di imbattersi nei proprietari. Dopo i raid di due giorni fa nella zona di Cese di Preturo, anche ieri giornata piuttosto movimentata per polizia e carabinieri soprattutto nelle zona di Onna, Poggio Picenze, Paganica, Barisciano, San Gregorio, prese di mira da una banda di ladri, forse gli stessi che da giorni stanno facendo parlare di se anche nella Valle Peligna.

Malviventi, dunque, che si muovono per quartieri e una volta individuata la zona agiscono, terrorizzando spesso i presenti che poco o nulla riescono a fare. Qualcuno però è riuscito ad avvertire gli agenti di polizia, come nel caso di dell’altro ieri sera, nella zona di Casale Signorini sulla Statale 17, con i malviventi in fuga tra la vegetazione circostante e il proprietario di casa che ha tentato di inseguirli. La “caccia” all’uomo si è protratta per lungo tempo ma dei ladri nessuna traccia. In un caso un proprietario di un appartamento poco prima svaligiato, si è rivolto al social Facebook per pubblicare la cassaforte smurata, invitando la popolazione a munirsi di sistema di allarme e commentando con un post: «L’Aquila non è più la città tranquilla che era una volta ahimè».

Alla fine tutti gli appartamenti messi a soqquadro. Complessivamente i ladri hanno portato via un magro bottino, fermo restando che al di là del valore economico dei singoli oggetti asportati, resta sempre quello affettivo di gran lunga più prezioso. Ai furti si aggiunge l’altra piaga anche questa in aumento: quelle delle truffe agli anziani che soli in abitazione vengono raggirati da finti carabinieri/avvocati che con la scusa di dover intervenire drasticamente su un parente della vittima (ad esempio nell’ambito di un grave incidente stradale) riescono in questo caso a sottrarre denaro e gioielli per migliaia di euro.

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Il Messaggero