L'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Donato Di Matteo, è indagato con l'ipotesi di reato di corruzione e turbativa d'asta nell'ambito dell'...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA REPLICA - L'avvocato Sergio Della Rocca precisa che l'assessore Donato Di Matteo dichiara di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia contenente la descrizione dei fatti contestati. Peraltro la richiesta di proroga delle indagini costituisce un atto formale del procedimento e non presuppone l'esercizio dell'azione penale. Dichiara la propria estraneità ai fatti riportati dalla stampa e confida in un pronto chiarimento sulla sua posizione da parte della Magistratura.
L'ALTRO INDAGATO - C'è un secondo indagato eccellente della maggioranza di centrosinistra che governa la regione Abruzzo nell'inchiesta sugli appalti per il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia ed Ovindoli (L'Aquila): si tratta del consigliere regionale di Regione Facile Lorenzo Berardinetti, presidente della commissione agricoltura e sindaco del comune marsicano di Sante Marie (L'Aquila). Come nel caso dell'assessore regionale e consigliere regionale del Pd, Donato Di Matteo, Berardinetti - a quanto si è appreso da fonti investigative - è sotto inchiesta per le ipotesi di reato di corruzione e turbativa d'asta. Anche per Berardinetti l'avviso di garanzia è stato notificato - si apprende - in seguito alla richiesta, ottenuta, di proroga delle indagini, da parte del pm titolare dell'inchiesta, Maurizo Maria Cerrato. Secondo quanto si è appreso, Berardinetti è finito sotto inchiesta nella sua veste di consigliere regionale e presidente di Commissione. Le indagini svolte dalla squadra mobile dell'Aquila diretta da Gennaro Capasso, hanno coinvolto sindaci ed ex sindaci marsicani e imprenditori legati alle tre stazioni invernali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero