Quirinale, Antonio Razzi tra consensi e miss

Antonio Razzi si gode lo spettacolo dell’elezione del presidente della Repubblica con una certa civetteria. Tre schede finite nell’urna del Parlamento portano il nome...

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Antonio Razzi si gode lo spettacolo dell’elezione del presidente della Repubblica con una certa civetteria. Tre schede finite nell’urna del Parlamento portano il nome dell’ex senatore di Forza Italia, in buona compagnia con personaggi del calibro di Amadeus, Al Bano, Baglioni...


Razzi è contento?
«Beh, certo. Almeno ci sono tre persone che mi pensano».


Non si butti giù, lei è ancora molto ricercato. Com’è oggi la sua vita fuori dalla politica?
«E’ vero, mi cercano molto in tv. Domani sera sono alla trasmissione di Paolo De Debbio su Rete4. Ho fatto Ballando con le Stelle. La gente mi segue, mi vuole ancora bene. Da due anni faccio anche il giudice a Venere d’Italia».


Venere d’Italia?
«E’ un concorso di miss, diamo lustro anche alla bellezza italiana. Mi sembra giusto. Lo scorso anno la manifestazione si è tenuta nei pressi di Amalfi, ma per il 2022 spero di convincere gli organizzatori a portarla in Abruzzo, tra Pescara e Montesilvano. Ci sto lavorando».

Dica la verità, non le manca un po’ la politica?
«Se dicessi di no sarei un ipocrita. Ho trascorso tanti anni in Parlamento».

Come sta vivendo le votazioni per il Quirinale?
«Se avessi avuto la possibilità di farlo avrei votato Casini, o la Casellati in caso di un candidato donna».

E il suo vecchio amico Berlusconi?
«Lo hanno esposto e poi attaccato per trenta giorni, non si fa così. Avrebbero dovuto fare il suo nome solo alla quarta votazione, se ci credevano davvero. E forse ce l’avrebbe fatta. Così invece lo hanno bruciato subito».

Lo ha chiamato?
«Cercherò di sentirlo al più presto per salutarlo».

Cosa pensa dei parlamentari che occupano oggi i banchi di Camara e Senato?
«Purtroppo oggi la politica è fatta solo da persone che stanno lì solo per prendere il gettone di presenza».

Non ha mai pensato di tornare in pista? Non quella di Ballando con le Stelle.
«Se c’è qualcuno, o qualcuna, che vuole servirsi della mia esperienza, soprattutto internazionale, sono ancora disponibile a mettermi al servizio del Paese».

A proposito di esperienza internazionale, sente ancora gli amici coreani?


«Sono stato a pranzo con loro la settimana scorsa, così in primavera possiamo tornare a Pyongiang per riprendere i contatti interrotti dalla pandemia. Adesso non fanno entrare nessuno».
 

 

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Il Messaggero