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In Abruzzo da oggi c’è una nuova arma per combattere il Covid: l’antivirale Lagevrio (Molnupiravir) di Merck. Ieri il farmaco è arrivato in Abruzzo, nel centro di smistamento che si trova a Chieti, e da oggi prenderà il via la distribuzione su tutto il territorio.
È sbarcata anche in Abruzzo dunque la pillola anti-Covid: è il primo farmaco di questo tipo contro la malattia. Il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale dell’Aquila, Alessandro Grimaldi, fa il punto sulla nuova terapia domiciliare: «La nuova pillola non può essere somministrata a tutti, ma soltanto ai pazienti che hanno determinati fattori di rischio: che hanno una malattia oncologica o comunque oncoematologica, una insufficienza renale, broncopneumopatia severa, una malattia cardiovascolare grave, il diabete mellito scompensato, o pazienti che soffrono di obesità».
Rispetto all’anticorpo monoclonale, che blocca la penetrazione del virus all’interno delle cellule, questi farmaci bloccano la replicazione del virus, quindi gli impediscono di replicare. Questo tipo di farmaco deve essere fatto molto precocemente, possibilmente entro tre giorni dall’inizio dei sintomi. Parliamo di una riduzione dal 30 al 50% dell’ospedalizzazione e delle forme gravi. Non sostituisce il vaccino, che serve per prevenire, ma il farmaco viene utilizzato quando un paziente è ormai già positivo. Aspettiamo intanto la pillola anti-Covid della Pfizer, la Paxlovid, che andrà somministrata con il booster Ritonavir, un inibitore dell'enzima proteasi».
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