Cloropicrina, cosa è l'arma chimica usata dalla Russia nelle granate K-51: i pericoli, i sintomi di avvelenamento e la mortalità

Giovedì 2 Maggio 2024, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 16:55

Pericoli

La cloropicrina è nocivo per ingestione, molto tossico per inalazione e fortemente irritante sia come liquido che come vapore. La presenza di quantità non ancora dannose di prodotto viene subito percepita per l’odore molto penetrante ed il forte effetto lacrimogeno; tale caratteristica costituisce quindi un segnale estremamente efficace per evitare sovraesposizioni, costringendo le persone ad allontanarsi subito dalla fonte di contaminazione prima di averne danni. L’esposizione prolungata a concentrazioni dannose di cloropicrina non si riesce a tollerarla volontariamente, ma potrebbe verificarsi comunque se le persone sul luogo dell’incidente fossero prive di conoscenza, impossibilitate a muoversi o costrette in uno spazio limitato. Il prodotto allora può risultare fatale se inalato o ingerito. Danni molto seri possono essere causati dal contatto del prodotto allo stato liquido con gli occhi o la pelle a causa del forte potere irritante. L’esposizione a concentrazioni di vapore nell’atmosfera anche molto basse (0,1-0,3 ppm, ovvero 0,1- 0,3 grammi di prodotto per metro cubo d’aria) possono causare lacrimazione immediata seguita da irritazione agli occhi, all’apparato respiratorio ed alle superfici corporee contaminate.

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