Viterbo, protesta contro il caro parcheggi:«Stangata ingiustificabile. Così la gente scappa»

Viterbo, protesta contro il caro parcheggi:«Stangata ingiustificabile. Così la gente scappa»
di Simone Lupino
3 Minuti di Lettura
Domenica 5 Febbraio 2023, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 18:21

“Applicare tout-court aumenti di questa portata non è giustificabile né con la situazione di Francigena né con l’allineamento ai prezzi praticati dalle altre città storiche. A pagare sono cittadini e turisti, così la gente scappa”.

Parcheggi, salasso servito: la giunta Frontini raddoppia il costo delle strisce blu

Vincenzo Peparello (Confesercenti) boccia nettamente il nuovo tariffario della sosta sulle strisce blu appena varato dall’amministrazione Frontini: dal 50 al 100% in più per il biglietto orario e rincari dall’80 al 140% per la sosta giornaliera, a seconda che il parcheggio sia dentro o fuori le mura (con alcune varianti). “Significa che tre ore di sosta fuori dal centro costeranno tre euro, l’equivalente all’incirca delle vecchie sei mila lire. Avrei capito un aumento legato all’inflazione del 10% o in generale più contenuto. Così invece no”.

La voce di Peparello non è l’unica. L’adeguamento delle tariffe motivato principalmente con la necessità di mettere al riparo Francigena dal rischio default e il conseguente passaggio a privati di vari servizi (oltre alle aree di sosta a pagamento la municipalizzata di palazzo dei Priori gestisce trasporto urbano e farmacie comunali) sta suscitando parecchi critiche. “Siano contrati a ogni tipo di rincaro, soprattutto in frangenti come questo – dice Gianfranco Piazzolla (Confimprese) - e le amministrazioni farebbero meglio a razionalizzare prima. Stiamo vivendo un momento particolare dove tutto aumenta, guardiamo anche ai mutui.

Qualsiasi spesa per chi ha redditi minimi rappresenta un macigno. Si dirà che sono solo cinquanta centesimi in più. Ma allora, rispondo io, la politica non ha capito la gravità di quello che ci è caduto addosso, anche a livello locale. Sarebbe stato meglio parlarne prima con le associazioni di categoria, valutare e magari posticipare l’operazione. La nostra non è una critica a priori all’amministrazione, conosciamo le situazioni complicate i comuni italiani si trovano ad affrontare da soli”.

D’accordo Peparello. “L’eventuale aumento andava valutato all’interno di un tavolo più ampio, che riguarda la città nel suo insieme: piano parcheggi, piano del traffico, piano del commercio. Ci deve essere una programmazione con tutti gli attori del territorio, altrimenti anche le belle idee e i buoni propositi che l’amministrazione sta mettendo in campo rischiano di scontrarsi con una realtà che fa difficoltà a svilupparsi. Inoltre, nell’affidare i servizi pubblici bisogna mettere dei paletti che tutelino i cittadini rispetto dalla possibilità che scattino aumenti così esorbitanti”. Sì ma Francigena? “A un certo punto se le cose non sono sostenibili non si fanno”.

Fuori dal coro invece la voce di Pier Luca Balletti, presidente di Federalberghi. “Non sono aumenti drammatici per una città che si vuole definire turistica. L’importante è che queste risorse, con quelle che derivano da altre tasse, penso alla tassa di soggiorno, servano a rendere la città più accogliente e con i servizi che funzionino meglio”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA