VITERBO - No, grazie. I renziani declinano l’invito di Andrea Egidi a entrare nella segreteria provinciale del Pd. Non solo.
Promettono di mettersi a lavorare di buzzo buono su tavoli tematici e proposte da portare all’attenzione del Comune e della Regione, e ovviamente dell’altro Pd.
Gi, l’assemblea dei rottamatori di ieri pomeriggio - in quaranta in conclave per tre ore - in qualche modo ha fatto nascere un partito parallelo.
Piazza democratica, la mozione congressuale capitanata da Alessio Trani, continuer a vivere e a mettere radici. In una sorta di congresso permanente o, almeno, di continuo controcanto al Pd di Egidi, quello dell’apparato, hanno ribadito i renziani pronti alla pugna.
E a rinforzare le decisione dei fan di Matteo c’ stata anche una coincidenza temporale: nel pomeriggio Stefano Calcagnini, segretario cittadino di rito fioroniano, ha annunciato i nomi della squadra.
Critica: Anche qui ci sono state scelte unilaterali o quasi, senza consultarci.
L’idea di portare avanti il progetto di Piazza democratica - di cui fa parte anche l’area Civati - cozza, per, con la linea di Francesco Serra e Sandro Mancinelli, renziani della prima ora, assenti all’assemblea e in polemica con il resto del gruppo. Il consigliere comunale Christian Scorsi (Civati): Bene, cos si allarga l’esperienza del congresso.
Dura Martina Minchella, altra consigliera di Palazzo dei Priori: Le proposte che abbiamo le metteremo in cantiere. Egidi? Non ci mettiamo seduti a una tavola gi apparecchiata: pu banchettare da solo. Venerd altro appuntamento per costituire i gruppi di lavoro tematici. L’alba di un partito ombra o, almeno, di una corrente.